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Il Festival / Le Festival

FESTIVAL DI JAZZ E MUSICHE IMPROVVISATE
XXVII Edizione

Il festival di jazz e musiche improvvisate Una striscia di terra feconda, nato nel 1998, giunge nel 2024 alla
ventisettesima edizione. I concerti si svolgeranno a Roma presso la Casa del Jazz e in Auditorium Parco della
Musica ( in collaborazione con Fondazione Musica per Roma, partner storico e coproduttore del festival),
nonche’ nel Polo Culturale Multidisciplinare Regionale- Spazio Rossellini: due concerti si terranno infatti presso Spazio Rossellini e nel cinema dell’istituto Cine-TV Roberto Rossellini, nella storica sala del gruppo Ponti- De Laurentiis, coinvolgendo anche gli studenti dell’Istituto nella realizzazione di video e interviste agli artisti, al fine di creare un film intitolato ‘’ ROMA CITTÀ APERTA AL JAZZ’’. Altri concerti sono previsti in Regione a Civitavecchia, in collaborazione con ATCL. Saranno inoltre sfruttati anche Musei come quello Civico di Zoologia a Roma e il Museo Scacchi a Gallese (Viterbo), una scelte che mira a intercettare nuovi pubblici e a arricchire di nuovi contenuti spazi pensati per altre funzioni.
I direttori artistici Paolo Damiani e Armand Meignan difendono da sempre e valorizzano con convinzione il jazz
europeo, condividendo la stessa poetica: Meignan fondò nel 1980 l’Europajazz, tra i primi ad aver immaginato
nuovi percorsi per il jazz europeo di ricerca. Damiani nel 1982 ha creato Rumori Mediterranei a Roccella Jonica,
progettando per oltre trent’anni inedite sperimentazioni a partire dalle nostre radici etniche, legate al canto
popolare e ai suoni e silenzi del Mezzogiorno. La rassegna finora è stata dedicata esclusivamente ad artisti
italiani e francesi spesso invitati a suonare insieme; dal 2024 si è deciso di aprire all’Europa.Come sempre, nel
2024 ci sarà largo spazio per le produzioni originali, le residenze e i nuovi talenti, con particolare attenzione all’equilibrio di genere.
Questa idea di festival implica ben altri rischi rispetto al semplice scritturare gruppi in tour, come avviene nella maggioranza di manifestazioni apparentemente simili. Bisogna infatti far provare gli artisti per qualche giorno composizioni originali concepite ad hoc, e proporre quindi al pubblico qualcosa di incognito, mai ascoltato prima. Oppure programmare giovani sconosciuti di talento, con la consapevolezza di non poter in tal caso contare su adeguata affluenza di spettatori. Non dovrebbero tuttavia essere queste alcune delle principali funzioni di ogni
festival? La commissione di nuove composizioni e le molte prime assolute o nazionali rappresentano da sempre la
principale caratteristica di Una striscia di terra feconda. Il festival ha creato nel tempo decine di nuove
formazioni, orchestre di giovani, coproduzioni e ormai si distingue sia per la propria storia che per la ‘missione’,
mai tradita, quella della ricerca del nuovo: ricerca che deve svilupparsi nel medio e lungo termine, per un’azione
efficace e profonda ci vuole tempo e fiducia negli artisti e nel pubblico.
Altri punti fermi del festival sono :

il PREMIO SIAE
 in accordo con il prestigioso mensile Musica Jazz (la più autorevole rivista specializzata
italiana), sono invitati a suonare insieme i primi nuovi talenti emersi dalla graduatoria del Top Jazz, referendum
annuale tra i più significativi. I vincitori del 2024 sono MICHELE BONIFATI, chitarra, e SADE MANGIARACINA
pianoforte. Suoneranno insieme alla contrabbassista FEDERICA MICHISANTI, vincitrice del Top Jazz come
migliore musicista italiana in assoluto.

 la RESIDENZA D’ARTISTA
 i cui protagonisti saranno i vincitori del bando nazionale emanato insieme al
Centro di Produzione Insulae Lab diretto da Paolo Fresu, con il sostegno della Casa del Jazz. Sono arrivate decine
di candidature di gruppi under 35 , primo classificato il quartetto SYMPATHEIA, diretto da GIULIA DAMICO; la
band ospiterà il notissimo compositore e violinista REGIS HUBY.

Per la sezione dedicata ai bambini in collaborazione con IJVAS
(associazione il jazz va a scuola): il
laboratorio/concerto per bambini e ragazzi che sarà diretto dal compositore Massimo Nunzi.

Una striscia di terra feconda, si caratterizza inoltre per l’inedita sinergia non solo ideale ma anche di risorse che
si è venuta a creare tra partner del massimo prestigio che in questi anni lo hanno sostenuto: il Ministero della
Cultura , la Direzione Regionale Musei del Lazio, la SIAE, il Comune di Roma – Assessorato alle Politiche
Culturali, la Regione Lazio, la Fondazione Musica per Roma e la Casa del Jazz, I MUNICIPI I e II, l’Ambasciata di
Francia a Roma attraverso la Fondazione Nuovi Mecenati, RAI-Radio3, la Fondazione Nicola Bulgari, il Centro di
Produzione INSULAE LAB, i Comuni di Civitavecchia e Gallese, Saint Louis Collège of Music, MIdJ (associazione
musicisti di jazz), l’INPS fondo PSMSAD, ATCL ( Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio), la rete di festival I-
Jazz, IJVAS, il mensile Musica Jazz.
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