‘Una striscia di terra feconda’
FESTIVAL FRANCO-ITALIANO DI JAZZ E MUSICHE IMPROVVISATE
XXIV edizione, Roma, Palestrina, Caprarola, Santa Severa, luglio-settembre 2021
Relazione artistica
L’incontro tra Paolo Damiani musicista, docente, compositore, e Armand Meignan, direttore del festival di Nantes e presidente di quello di Le Mans da lui fondato, ha creato 24 anni fa un nuovo festival, Una striscia di terra feconda: un evento basato sullo scambio creativo tra jazz francese e italiano. Perché sin da allora parliamo di jazz e MUSICHE IMPROVVISATE? Per sottolineare il nostro interesse verso le forme più innovative di questa musica, quelle nate in Europa ormai oltre mezzo secolo fa e che nulla hanno a che fare con certo jazz di intrattenimento; piuttosto nascono dall’incontro delle musiche più avanzate con l’arte dell’improvvisazione, grazie anche alle ricerche intraprese fin dagli anni ‘60 da artisti come Portal, Sclavis, Guy, Rava, Humair, Gaslini, Surman, Mengelberg, Bennink, Trovesi e molti altri. Le musiche che progettiamo si collocano ai margini dei generi musicali e ben lontano da discutibili ‘contaminazioni’.
Il Premio Cincinnato 2021 è offerto dall’omonima prestigiosa cantina di Cori, azienda laziale di qualità assoluta, che ha sviluppato un radicale progetto di valorizzazione dei vitigni del territorio. Il Premio sarà assegnato al giovane sassofonista Francesco Bigoni che lo riceverà dopo il concerto dell’8 settembre a Roma.
Il festival crede nella propria funzione di servizio pubblico, le logiche di mercato non sono la priorità, pensiamo piuttosto alla potenza estetica delle opere e alla funzione sociale della rassegna, alla sua missione di incentivare le conoscenze di tutti attraverso programmi fondati sul rischio e sull’originalità. La commissione di nuove composizioni e le molte prime assolute o nazionali rappresentano da sempre la principale caratteristica di Una striscia di terra feconda. Il festival ha creato nel tempo decine di nuove formazioni, orchestre di giovani, coproduzioni e ormai si distingue sia per la propria storia che per la ‘missione’, mai tradita: quella della ricerca del nuovo: ricerca che deve svilupparsi nel medio e lungo termine, per un’azione efficace e profonda ci vuole tempo e fiducia negli artisti e nel pubblico.
Una striscia di terra feconda si caratterizza inoltre per l’inedita sinergia non solo ideale ma anche di risorse che si è venuta a creare tra partner pubblici del massimo prestigio che in questi anni lo hanno finanziato: il Ministero della Cultura (MiC), la Direzione Regionale Musei del Lazio, il Ministero Francese della Cultura, il Comune di Roma – Assessorato alla Crescita Culturale, la Regione Lazio, la Fondazione Musica per Roma e la Casa del Jazz, l’Ambasciata di Francia a Roma attraverso la Fondazione Nuovi Mecenati, la SIAE, l’INPS- fondo PSMSAD, MIDJ (associazione musicisti di jazz), CNM (centre national de la musique), l’AJC, la Spedidam. Dal 2019 inoltre il festival ospita progetti pensati ad hoc per bambini ed adolescenti, grazie anche alla collaborazione con l’associazione IJVAS (il jazz va a scuola).
Nel 2021 la rassegna ha in programma 24 concerti: verranno presentati progetti nati al di qua e al di là delle Alpi, per lo più produzioni originali.
Una Striscia di terra feconda esiste per favorire la creazione di gruppi con musicisti dei due Paesi e per affermare la nostra fiducia nei valori culturali e sociali espressi dall’Europa.
Paolo Damiani, Armand Meignan
