L’ Associazione «Teatro dell’Ascolto» – presieduta dal musicista Paolo Damiani – è nata nel 1997 per promuovere e diffondere l’arte e la cultura in tutte le sue forme, senza preclusioni relative a generi e a linguaggi. Il progetto TdA (Teatro dell’Ascolto) cerca nuove forme di comunicazione e di consapevolezza, basate sulla qualità dell’ascolto intesa come condizione prima di ogni processo che preveda lo scambio tra artisti e pubblici diversi. L’obiettivo è quello di incentivare la produzione di nuove immagini che favoriscano il confronto e la crescita comune, utilizzando musica, teatro, danza, cinema, poesia e esperienze intermediali di segno diverso. Non soltanto spettacoli ma anche momenti di incontro e di elaborazione rivolti a tutti, corsi e laboratori per adulti e bambini, insomma un “cantiere” che renda possibile nuovi ascolti.
Tra i progetti realizzati dall’associazione, il festival franco italiano di jazz e musiche improvvisate «Una Striscia di terra feconda», la cui nascita risale al 1998. La rassegna si avvale di una codirezione artistica di assoluto prestigio internazionale: poco più di vent’anni fa, l’incontro tra Paolo Damiani (musicista, direttore del Dipartimento jazz del Conservatorio di S. Cecilia, compositore) e Armand Meignan (direttore di numerose rassegne jazz in Francia e Presidente-creatore di AFIJMA , rete di festival francesi) ha generato Una striscia di terra feconda, evento fondato sull’incontro, l’amicizia, lo scambio creativo tra il migliore e più innovativo jazz francese e italiano. Si tratta di una rassegna originale e unica nel suo genere: è la prima volta infatti che un festival decide di circoscrivere il proprio campo di indagine a due soli paesi europei, l’Italia e la Francia, puntando sui solisti più affermati e su giovani talenti da valorizzare, nonché su produzioni originali proposte in prima assoluta. Inoltre non bisogna dimenticare che il festival ha anche consentito, grazie al sostegno della rete AJC (già AFIJMA), di proporre molti musicisti italiani nei più grandi festival francesi. Nel corso del tempo il festival ha ospitato e prodotto il miglior jazz italiano e francese, testimoniandone la straordinaria ricchezza: Trovesi, Portal, Gaslini, Sclavis, Tonolo, Bollani, Texier, Fresu, Pieranunzi, Salis, Bosso, Humair, Romano, Del Fra, Rea, Falzone, Minafra, Collignon, Bearzatti, Italian Instabile Orchestra, Lockwood, Giuliani, Godard, Bex, Rava, Gatto, Marcotulli, Trotignon, De Vito, Salis, Bosso, Giammarco, Folmer, e soprattutto molti giovani musicisti di grande talento che rinnovano costantemente il linguaggio. La rassegna ha infatti sempre riservato particolare attenzione ai giovani talenti emergenti. Negli anni questo impegno ha assunto carattere strutturale, il festival ormai rappresenta il più significativo riferimento per i giovani musicisti nel campo degli scambi Italia/Francia. In tal senso, dopo l’esperienza del Django d’or, l’Associazione ha inventato insieme alla SIAE -main sponsor del festival- un Premio per il miglior giovane emergente, finora assegnato a Enrico Zanisi, Julian Oliver Mazzariello, Gabriele Evangelista, Alessandro Lanzoni, Jacopo Ferrazza e nel 2019 a Federica Michisanti che presenterà nel 2020 un suo progetto originale franco-italiano. La rassegna fa parte delle più prestigiose reti europee di jazz: AJC, EJN, I-JAZZ.
L’impegno culturale, la continuità della direzione artistica congiunta Damiani-Meignan, la correttezza amministrativa con artisti e fornitori e la stabilità di gestione dell’Associazione Teatro dell’Ascolto sono ormai riconosciute da diverse e importanti Istituzioni Italiane e straniere che negli anni hanno sostenuto economicamente e culturalmente l’Ente: il Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo (MIBACT), il Polo Museale del Lazio (MIBACT), il Ministero della Cultura Francese, Regione Lazio, Comune di Roma, la SIAE (main sponsor), La Fondazione Musica per Roma – Auditorium Parco della Musica, AJC e tutti i partner francesi, la Casa del Jazz, Institut Français in Italia- Ambasciata Francese, la Fondazione Nuovi Mecenati, il Fondo PSMSAD, RAI Radio 3 (media partner), MIDJ, Puglia Sounds, I-Jazz, Comuni di Palombara Sabina, Tivoli, Campagnano di Roma e Trevignano Romano. Dal 2019 inoltre il festival ospita progetti pensati ad hoc per bambini ed adolescenti, grazie alla collaborazione con l’associazione IJVAS (il jazz va a scuola).